Elsa ci racconta la sua esperienza dopo aver partecipato al progetto Erasmus+ "Digitalizing outdoor activities"
Nel mese di aprile e più precisamente dal 15 al 23 aprile 2023 ho partecipato, grazie alla collaborazione con Wild Routes APS, ad un’iniziativa innovativa che si è svolta in Polonia all’interno dei progetti Erasmus+, progettata per combinare le meraviglie della natura con il potere della tecnologia.
Il training, intitolato “Digitalizing outdoor activities”, si è svolto a Zakopane, località turistica molto in voga per le attività sciistiche e invernali in generale, circondata dai meravigliosi e imponenti monti Tatra, ci ha permesso infatti di approfondire come la tecnologia possa migliorare e arricchire le attività all’aperto, aprendo nuovi orizzonti per l’avventura, l’apprendimento e la connessione.
Durante questa settimana di training io e tanti altri partecipanti provenienti da Spagna, Italia, Albania, Armenia, Polonia, Giordania, Ucraina e Repubblica Ceca abbiamo condiviso esperienze, idee, nozioni e abbiamo intrapreso un viaggio alla scoperta di un nuovo modo di vivere la natura e le attività all’aperto, grazie alle illimitate possibilità del regno digitale.
Il training però non si è concluso al nostro rientro a casa, perché suddiviso in due parti: una in presenza, in cui convivere e condividere tempo e idee insieme, e uno a distanza, da svolgere online.
Sappiamo bene come la crescente dipendenza dalla tecnologia e dai dispositivi digitali nella vita quotidiana di chiunque stia creando e aumentando una disconnessione tra gli individui stessi e il mondo naturale. Nel periodo attuale tantissime persone non vivono o non sanno vivere tempo di qualità all’esterno delle proprie mura di casa o del proprio ufficio. Questo allontanamento dalla realtà ha contribuito all’accentuazione di vari problemi, non solo tra individuo e ambiente, ma anche tra gli stessi individui. Il punto critico per queste persone, sempre più immerse nel mondo tecnologico e sempre meno connesse tra loro e ciò che le circonda, è che non sentono la necessità di vivere in maniera più concreta, realistica ed autentica o, se anche lo desiderano, non sanno come potersi connettere al mondo naturale, perché privi degli strumenti di base per farlo e per questo, può essere determinante questo nuovo approccio, più tecnologico, al mondo delle attività all’aperto. In fin dei conti cerchiamo di usare questa diffusa forma di “dipendenza dalla tecnologia” per far riavvicinare le persone alla natura e non solo, ma di usare alcuni strumenti, come alcune app, per rendere più avvincente la vita all’esterno.
Alcuni esempi di problematiche dovute alla disconnessione con l ‘esterno possono essere stili di vita sedentari, stress e disturbi da deficit di natura, mancanza di consapevolezza ambientale… e sono solo alcuni dei campanelli d’allarme sempre più evidenti di questo problema. Riuscire a colmare questo gap sempre più accentuato, attraverso il coinvolgimento attivo delle persone, affinché si ri-avvicinino al mondo naturale, invogliandoli e attirandoli anche grazie all’uso di strumenti tecnologici sempre più innovativi, è stato il focus dei nostri discorsi. Alcuni esempi di app che abbiamo approfondito, da usare sia durante l’attività che per la sua postproduzione, sono: strava, outdoor active, plantnet, canva e tante altre!
Non ci siamo limitati a parlare di attività all’aperto, ovviamente, ma le abbiamo anche vissute! Un giorno intero l’abbiamo passato nel Parco Nazionale dei Tatra: grazie ad una facile escursione siamo arrivati fino a un bellissimo lago glaciale, Morskie Oko, e durante il tragitto siamo stati così fortunati da vedere una mamma orsa insieme ai due suoi cuccioli in totale libertà. È stato uno spettacolo mozzafiato!
La seconda parte del training invece, quella a distanza, ha previsto che ogni squadra proveniente da un Paese diverso, presentasse una attività svolta al proprio ritorno dalla Polonia, con amici o con la propria associazione, pubblicizzata e divulgata sui social.
A questo punto ci siamo trovati a parlare di tutti i nostri post di divulgazione e abbiamo discusso del motivo per cui la maggior parte di noi ha utilizzato Facebook come strumento principale per preparare i post e per coinvolgere e attirare più persone possibile.
Questo progetto ci ha permesso di capire come noi tutti in prima persona possiamo essere l’inizio di un processo di cambiamenti positivi, sia per l’uomo, che godrà di un rapporto più intimo con il mondo naturale, sia per la natura stessa, maggiormente apprezzata e compresa e quindi anche più tutelata.
Per godere della natura è fondamentale rendersi conto dell’importanza di essa, di quanto lo sia tutelarla e proteggerla e del legame che c’è sempre stato tra uomo e ambiente che lo circonda. Il momento storico in cui ci troviamo sottolinea l’imminente necessità di restaurare questo rapporto e addirittura di farlo evolvere in una direzione più moderna, grazie all’uso dei sempre più vari strumenti tecnologici che abbiamo a disposizione. Chi è consapevole della necessità di ricreare queste basi, deve prendere provvedimenti per avvicinare gli altri cercando di coinvolgerli in maniera attiva a eventi e iniziative all’aperto. Ciò che questo training ci ha insegnato è che condividere esperienze, attività e pensieri all’aperto insieme ad altre persone migliora la qualità della vita, rinforza il legame tra le persone e anche quello con il mondo naturale. Condividere sui social queste iniziative è fondamentale affinché sempre più persone siano ispirate e interessate ad avvicinarcisi.
Noi l’abbiamo provato sulla nostra pelle e grazie a questo training siamo riusciti a condividere esperienze ed attività in maniera costruttiva, facendo nuove amicizie, divertendoci, imparando e creando nuovi legami e ricordi per il futuro.
Il valore aggiunto dei progetti Erasmus è che sono sempre l’inizio di qualcosa di più della settimana di scambio. La prova lampante di ciò è che qualche giorno fa noi del “team Italia” abbiamo potuto ospitare Betty, una giovane diciannovenne dalla Repubblica Ceca, qui nella nostra regione. Emozionati le abbiamo voluto far vivere la nostra casa come se fosse una di noi, attraverso una meravigliosa notte in casera Canin in Val Resia davanti a un fuoco, e un bagno rinfrescante il giorno seguente nel lago di Cavazzo…condividendo ovviamente tutto sui social!!!
Elsa Merlino